La nostra idea
La nostra associazione culturale senza scopo di lucro unisce le persone che si riconoscono negli ideali descritti nello Statuto e nelle linee programmatiche sviluppate di anno in anno dal Consiglio direttivo.
In cosa crediamo: il senso del nostro impegno
L’unità dell’Europa sta vivendo un inizio di secolo molto delicato: il cammino verso l’integrazione europea sta muovendo passi rapidi e determinanti e tale percorso storico non può essere esclusivo appannaggio delle classi dirigenti; al contrario, richiede la maggiore consapevolezza possibile dei cittadini: o l’Europa è dei popoli o non è Europa.
Giovanni Paolo II, il papa dell’Europa
La sua storia è profondamente intrecciata con quella del Cristianesimo. Al riguardo, Giovanni Paolo II ha affermato: «Sono molteplici le radici ideali [della civiltà europea]. Tuttavia si deve riconoscere che queste ispirazioni hanno storicamente trovato nella tradizione giudeo-cristiana una forza capace di armonizzarle, di consolidarle e di promuoverle. Si tratta di un fatto che non può essere ignorato; al contrario, nel processo della costruzione della “casa comune europea“, occorre riconoscere che questo edificio si deve poggiare anche su valori che trovano nella tradizione cristiana la loro piena epifania. Il prenderne atto torna a vantaggio di tutti» (Ecclesia in Europa, 2003).
Da San Benedetto a Benedetto XVI
Anche Benedetto XVI afferma che «non si può pensare di edificare un’autentica “casa comune” europea trascurando l’identità propria dei popoli di questo nostro Continente. Si tratta infatti di un’identità storica, culturale e morale, prima ancora che geografica, economica o politica; un’identità costituita da un insieme di valori universali, che il Cristianesimo ha contribuito a forgiare, acquisendo così un ruolo non soltanto storico, ma fondativo nei confronti dell’Europa». (Discorso al congresso COMECE, 24 marzo 2007).
Papa Francesco, “dall’altra parte del mondo” un messaggio per l’Europa
Il primo pontefice non europeo dopo secoli ha smentito le aspettative di un pontificato poco attento all’evoluzione dell’identità europea, dedicando alla casa comune del Vecchio continente molti preziosi interventi, in rassicurante continuità con il percorso tracciato dai predecessori e con una vivacità evidente in un famoso passaggio:
“All’Europa allora vorrei dire: tu, che sei stata nei secoli fucina di ideali e ora sembri perdere il tuo slancio, non fermarti a guardare al tuo passato come ad un album dei ricordi […] Europa, ritrova te stessa! Ritrova dunque i tuoi ideali che hanno radici profonde. Sii te stessa! Non avere paura della tua storia millenaria che è una finestra sul futuro più che sul passato. Non avere paura del tuo bisogno di verità che dall’antica Grecia ha abbracciato la terra, mettendo in luce gli interrogativi più profondi di ogni essere umano; del tuo bisogno di giustizia che si è sviluppato dal diritto romano ed è divenuto nel tempo rispetto per ogni essere umano e per i suoi diritti; del tuo bisogno di eternità, arricchito dall’incontro con la tradizione giudeo-cristiana, che si rispecchia nel tuo patrimonio di fede, di arte e di cultura” (Lettera del Santo Padre Francesco sull’Europa, 22 ottobre 2020).
Sulle orme dei Padri fondatori dell’Europa unita
Sensibile a questi appelli, Cooperazione Cristiana Per l’Europa desidera creare occasioni di conoscenza, approfondimento, dibattito e azione che realizzino una “fedeltà creativa” alle radici cristiane d’Europa; il loro mancato riferimento esplicito nel diritto dell’Unione Europea non deve costituire un alibi per i cristiani ad un minore impegno culturale e sociale a sostegno del progetto comunitario e della sua componente cristiana.
Tre degli statisti che oggi chiamiamo i “padri fondatori” dell’Europa erano ferventi cristiani: il tedesco Konrad Adenauer, l’italiano Alcide De Gasperi e il francese Robert Schuman. Di De Gasperi e Schuman è in corso la causa di beatificazione.
Santi Patroni: modelli e intercessori
La Chiesa cattolica ha sempre sostenuto gli sforzi degli europei per porre fine, unendo le proprie sorti, a secoli di conflitti. In questa prospettiva essa ha anche voluto indicare ai fedeli e al mondo alcune figure di santi come modelli da imitare e protettori da invocare, nella costruzione dell’Europa di oggi e di domani. Il loro messaggio resta di grande attualità e desideriamo impegnarci affinché non rimanga ignorato. I Santi Patroni dell’Europa sono attualmente sei: san Benedetto da Norcia, i santi slavi Cirillo e Metodio, santa Brigida di Svezia, santa Caterina da Siena, santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein): tre uomini e tre donne, del I e del II millennio.
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Noi ci stiamo!
È proprio nel solco di questa sensibilità europeista della Chiesa cattolica, spesso in sintonia con altre confessioni cristiane, che Cooperazione Cristiana Per l’Europa desidera portare il suo contributo, per una cittadinanza più consapevole e una testimonianza di fede più ancorata al presente.
Il logo
Il logo illustra con l’immediatezza e la sinteticità del linguaggio grafico il nome dell’associazione, richiamandone gli elementi essenziali
- Il popolo esprime lo spirito di COOPERAZIONE che deve animare in Europa il dialogo tra cristiani e non cristiani, tra cittadini ed istituzioni.
- La Croce è il simbolo del Cristianesimo e pone in evidenza l’identità CRISTIANA del nostro impegno di laici.
- Le stelle gialle in cerchio su sfondo blu indicano l’EUROPA, alla costante ricerca della propria identità. La stella mancante richiama il percorso non ancora concluso dell’unità europea.
- Infine, il cerchio racchiude l’intero simbolo, ricordando che il nostro impegno associativo si propone come servizio PER il bene del nostro Continente.