Il 22 gennaio 2013 ricorre il 50° anniversario del trattato di amicizia franco-tedesco, definito “Trattato dell’Eliseo”. Fu sottoscritto dal Cancelliere Federale Konrad Adenauer e dal Presidente di Stato francese Charles de Gaulle presso il Palazzo dell’Eliseo a Parigi. Da questa firma scaturì una collaborazione rafforzata fra i due principali artefici del destino dell’intera Europa, nel bene e nel male.

Lapide commemorativa della Messa di riconciliazione di 50 anni fa
Lapide commemorativa della Messa di riconciliazione di 50 anni fa

Fra le varie parole ufficiali che hanno celebrato questa data, vogliamo dare risalto alla dichiarazione congiunta dei due presidenti delle rispettive Conferenze episcopali, il card. André VINGT-TROIS (Arcivescovo di Parigi) e S.E. Mons. Robert ZOLLITSCH (Arcivescovo di Friburgo).

Il testo, tradotto in italiano, è stato pubblicato da SirEuropa (23/1/2013). Il passaggio-chiave, a nostro avviso, è:

Konrad Adenauer e Charles de Gaulle, alla messa di riconciliazione nella cattedrale di Reims, simbolizzano la presa di coscienza che la politica si costruisce su basi che non è lei stessa a costruire. L’amore dei nemici è un’esigenza evangelica forte, che questi due uomini di Stato sono riusciti a mettere in pratica. Da allora, l’Unione europea ha portato pace e prosperità ai suoi popoli. Con la crisi economica, però, vediamo riapparire il disprezzo e la diffidenza tra i popoli europei, il rifiuto dello straniero, la rinuncia alla solidarietà.

Torna quindi ad elevarsi l’appello ai cristiani europei di oggi. Ci sono tante pagine della nostra storia a cui possiamo ispirarci: sta a noi tirarle fuori dagli scaffali polverosi del passato, cercando di attingere il coraggio di scelte lungimiranti e radicali. L’Europa ha bisogno di testimoni, non di maestri. Non facciamola attendere invano.

(Francesco Masina)