Il nostro socio fondatore fratel Michele Falzone si è addormentato nella pace di Cristo, sabato 25 gennaio. Le esequie mercoledì nel Duomo di Cesena, presiedute dal Vescovo Mons. Douglas Regattieri alle ore 15.

Fratel Michele di Gesù, eremita, firma latto costitutivo di CCPE
Fratel Michele di Gesù, eremita, alla nascita della nostra associazione
Fratel Michele di Gesù ha contribuito in maniera decisiva alla nascita della nostra associazione.

Fratel Michele ha chiuso gli occhi al mondo dopo diversi mesi di lotta contro una malattia che ha vissuto con coraggio, pazienza e speranza. Ma più di tutto, con l’avanzare della malattia, l’ha affrontata con l’ansia gioiosa di attendere l’incontro col Signore, “Dio mio, mio tutto” (frase che ha pubblicato sul profilo Facebook, strumento con il quale la sua fede ha raggiunto negli anni molte centinaia di persone).

La nostra associazione – si può dire – è nata all’eremo di fratel Michele, nell’estate del 2009. La sua creatività e intraprendenza hanno dato uno stimolo fondamentale per realizzare un’idea che allora era solo timidamente abbozzata. In quell’epoca all’eremo il copriambone raffigurava l’icona dei Santi Patroni dell’Europa, oggi uno dei simboli di Cooperazione Cristiana per l’Europa; semplice coincidenza? Molto difficile. Piuttosto, quel copriambone è divenuto il simbolo di un’amicizia che da quel breve ma intenso soggiorno è arrivata fino a oggi attraverso momenti concreti: la festa annuale di Sant’Alberico il 29 agosto, il convegno sull’invecchiamento attivo a Cesena nel 2012, fino alla nostra lettera portata a mano a Papa Francesco, appena venti giorni fa, su sua stessa idea.

Siamo certi di poter contare sulla sua preghiera: fratel Michele ha già promesso che non sarebbe stato con le mani in mano in Paradiso, dove ha raggiunto gli altri soci Angela Lucchini Masina e Salvatore Saccone; alla loro vicinanza con il Signore affidiamo le nostre intenzioni, le nostre famiglie, i nostri progetti.

Mentre fratel Michele si preparava all’incontro finale con Gesù Signore, pensavo che nel nostro statuto non è indicato che si smetta di essere soci…in caso di morte. Per questo motivo – ma soprattutto per la fede nella comunione dei santi – sappiamo di poter contare sulla preghiera e l’intercessione dei nostri cari che ci hanno preceduto.

Grazie, Signore, per averci fatto incontrare fratel Michele. Accoglilo nel Tuo Regno, che lui ha servito con amore, dedizione e un briciolo di pazzia in questa vita.